Filippo Ribola nasce a Brescia nel 1998. Dopo aver studiato agraria, lavora nel settore vitivinicolo, periodo durante il quale si avvicina alla fotografia, scoprendo nella fotografia documentaria uno strumento potente per esprimere il proprio intento civile. Dal 2022 sviluppa progetti personali con un approccio multidisciplinare, focalizzati su tematiche sociali, ambientali e umanitarie come Invasions, progetto documentario focalizzato sul tema delle migrazioni e dell'acquisizione indebita di terre in Perù. L’anno successivo intraprende il percorso di studi in fotografia presso la LABA – Libera Accademia di Belle Arti di Brescia e inizia la sua attività come fotografo freelance.            
Attualmente, Filippo continua a formarsi nel campo della fotografia e lavora nell’ambito della fotografia documentaria e commerciale, collaborando con agenzie di comunicazione e giornalistiche. .

Da sempre mi affascinano la natura e le piante, per questo sono diventato viticoltore. La cura della vigna richiede tempo e costanza, è un arte praticata dalle persone pazienti. Servono tre anni prima che la pianta incominci a dare dei frutti e la ciclicità dell'annata costringe ad aspettare dodici mesi prima dell'arrivo della vendemmia. La viticoltura e la fotografia hanno una cosa in comune: non bisogna aver fretta. Ogni scelta dev'esser ragionata: il tema, la situazione, il momento, l'angolazione, il soggetto ed il rapporto con esso.
Solo in un secondo momento si porterà l'occhio al mirino per lo scatto.